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Channel: Fai da Te - Le Ultime Notizie da CamperOnLine.it
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Bagno rinnovato

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Il primaHo rifatto il bagno sul mio Elnagh Doral.
Il pavimento era crepato vicino allo scarico e quindi l'ho rinforzato con una piastra in acciaio.
Ho poi sostituito la pedana in legno ormai logora con un tappetino di gomma.
Il lavandino era inguardabile e l'ho sostituito con un piano in legno in cui ho inserito un'insalatiera in acciaio opportunamente forata. 
Il vecchio rubinetto ha poi lasciato il posto a un moderno miscelatore.


Ecco il risultato finale:
.Il dopo

Poca spesa, molta resa! 😍

Eliminazione di un disastro

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Quando lo presi ci badai poco ma con il tempo mi resi conto che quelle luci di ingombro erano proprio mal messe diciamo pure un disastro, però con un po' di pazienza ed olio di gomito, sono riuscito ad eliminare tutto quel silicone che sembra proprio essere "la panacea di tutti i mali" il giusto mastice e...

 

Rifare il piatto doccia in vetroresina

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Sul mio Elnagh Big Marlin del 2002, appena acquistato usato, mi sono accorto che il piatto doccia era crepato in un angolo, oltre che attorno allo scarico. Dopo un primo tentativo di riparare il danno attraverso il silicone, con risultati discutibili, non potendo intervenire da sotto per ovvi motivi.
Ho provato a staccare il piatto dal pavimento ma non si riusciva senza romperlo perché era incollato e perché sui bordi lo spessore era di circa 4 decimi di millimetro. L'unica soluzione era quella di romperlo staccandolo a pezzi, come si vede dalle foto.
Innanzitutto, per non dover fare il piatto sul posto ho fatto il calco con il gesso utilizzando come "distaccante" un foglio di alluminio. Fatta la colata di gesso, per staccarla ho spinto dal foro di scarico con un pistone idraulico che mi ha agevolato di molto il lavoro. Il calco tutto sommato è venuto bene e devono essere ritoccati giusto i bordi.
    

A questo punto bisogna staccare il piatto vecchio e togliere il mastice. La sorpresa è stata scoprire i danni che l'infiltrazione aveva causato. Ho dovuto riparare l'angolo rifacendo parte della parete con altra vetroresina e riportando il legno deteriorato.
     

Il calco del piatto, una vola rifinito (durante le fasi del distacco un bordo si era rovinato), è stato verniciato e gli è stata data una mano di distaccante, ovvero dell'alcool isopropilico. Per evitare che venisse completamente liscio sono stati fatti dei piccoli fori con uno svasatore che formeranno delle piccole bombature antiscivolo.
 

Una volta predisposto il calco di gesso, ho proceduto a rivestirlo di ben tre strati di fibra e resina. Una volta induriti, per distaccarli bene, sul calco dello scarico ho praticato un forellino dove ho infilato la pistola del compressore. Ecco il piatto grezzo e rifilato. Una volta pulito, per lisciarlo ho dato una mano di resina con il pennello ed ho provato se si posizionava bene all'interno della doccia.
 

Il piatto di questo colore svolge il suo lavoro ma esteticamente è brutto. Allora è stato rivestito con una mano di Gelcoat bianco attraverso un rullo. Il gelcoat non è altro che la resina che si usa per la vetroresina ma di colore bianco che si usa per le rifiniture.


Il piatto è poi stato posizionato nella doccia e successivamente siliconato a dovere, dopo aver ovviamente riparato anche i danni dell'infiltrazione.


Il piatto doccia è poi stato siliconato e collegato lo scarico.

Ciao.

Il cinema in camper

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Oltre la televisione: video proiettore con audio bluetooth attaverso autoradio, casse a 3 vie + surrond posteriore e subwoofer su schermo da 54"
Proiettore PHILIPS PicoPix PPX 4935Display 1280 x 720 pixel
Formato immagine 1.45:1
Luminosità immagine 350 ANSI lumen
Contrasto immagine 100.000:1
Risoluzione verticale massima 720 pixel  
Autoradio Pioneer
DEH-X5800BT
Stereo auto con sintonizzatore RDS, CD, Bluetooth, USB e Aux-In. Supporta la personalizzazione dei colori RGB, MIXTRAX EZ, il controllo diretto dell'iPod/iPhone, Android
PHILIPS PicoPix4935 Display 1280 x 720 pixel 350 lumen DLP

Cambio posizione cassetto nel Riviera 55 P del 2009

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 Smontato l'anta e  il cassetto, ho estratto il telaio facendo attenzione per non rovinarlo.
Ho quindi modificato il telaio come si vede nelle foto e ho riposizionato gli scorrevoli del cassetto nella nuova posizione. 

Costo zero / il tempo di intervento totale 4/5 ore, con molta pazienza nello smontare il telaio. 

                
posizione originale          teaio smontato e  modificato             risultato finale

Sostituzione sedili e trasformazione tavolo con scorrevole

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Salve a tutti gli amici di COL.
Volevo condividere un paio di lavori di miglioria fatti sul mio motorhome Arca H 6.25 del 2003.
Premesso che ne sono molto soddisfatto, in particolare per gli spazi interni in rapporto agli ingombri esterni, di tanto in 
tanto faccio qualche lavoretto per renderlo più adatto alle mie esigenze.
Già ho realizzato un cassettone sotto il letto per riporre 4/5 paia di scarpe, uno sportello supplementare che dà accesso ad un vano dispensa/porta pentole accanto al cassettone, un  ripiano nel gavone per rendere accessibile il tavolino con due sedie anche a gavone carico e via dicendo.
Dal momento che viaggiamo quasi sempre in tre, mi capita di dover abbassare il basculante per la notte. I sedili Fasp di serie sono a mio avviso troppo massicci e inutilmente ingombranti, oltre che scomodi da manovrare quando ho necessità di reclinarli. Ho cercato dei sedili alternativi da poter adattare facilmente, di dimensioni più contenute e di più facile manovrabilità in fase di approntamento del basculante che fossero comunque abbastanza comodi durante il viaggio. Ho risolto il problema con due sedili posteriori laterali di una Renault Scenic seconda serie reperiti presso un demolitore ed in ottime condizioni.  



Adesso lo spazio è molto di più (grazie anche all'arretramento della piastra girevole di 7 cm visibile nella prima foto) e ruotando il sedile non c'è più interferenza con il volante e dal posto di guida mi trovo direttamente in posizione pranzo.

L'operazione di abbassamento dei sedili per la notte è rapidissima grazie alle levette molto più accessibili e posizionate volutamente all'interno tra i due sedili.



Per tornare in posizione di marcia è sufficiente sollevare lo schienale che si blocca automaticamente nella posizione standard ma con altri tre scatti per regolare eventualmente l'inclinazione dello schienale. Adesso anche per scendere dal lato guida l'operazione è decisamente più comoda.
Naturalmente non ci sono più la regolazione in altezza e i braccioli, ma dopo 8000 km percorsi debbo dire che non ne ho sentito la mancanza più di tanto.
Dal momento che sotto al sedile c'era spazio ho pensato di sfruttarlo con due cassetti di forma particolare per riporre oggetti da tenere a portata di mano. 



Già che ero in tema di migliorie ho realizzato una scatola in cartone pesante per mettere riviste e cartine da posizionare in fondo al tavolino in posizione di riposo.



Il tavolo andava spostato spesso per i pasti e la cosa non mi piaceva, così l'ho trasformato in scorrevole con delle guide poste sotto il piano ed un bloccaggio ad eccentrico per tenerlo nella posizione desiderata.



Dopo averne verificato la funzionalità all'interno del camper sono stati aggiunti degli spessori per riportarlo
all'altezza originale.

 Questo è il risultato finale.



Il tempo impiegato complessivamente per entrambi i lavori è intorno alle quindici ore effettive, oltre naturalmente al tempo necessario per procurarsi il materiale che a volte occorreva durante il lavoro, mentre per i costi siamo a quaranta euro per i sedili e dieci per le staffe e la bulloneria necessaria comprese le guide in alluminio per i due cassetti, mentre tutto il resto (legno per i cassetti, pezzi di multistrato per aggancio sedili, multistrato per guide e piano per lo scorrevole del tavolo oltre a viteria varia) era materiale che avevo in casa. 
Ringrazio chi mi ha letto per l'attenzione e rimango a disposizione se qualcuno avesse bisogno di qualche chiarimento al riguardo.

Un saluto da Tonino (carpenter)  

Frigo trivalente: risolvere qualche guaio

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A quanti è capitato di voler partire per un viaggio ad al momento di accendere il frigo rovinarsi l'umore a causa della mancata accensione?
A me si, quindi faccio un po' il riassunto di quello che ho imparato per far partire il maledetto.
Intanto per esclusione cerchiamo il guasto:
- Il frigo non raffredda né a corrente di rete (230 V) né a batteria (12 V motore avviato mi raccomando) né a gas (siamo sicuri che la fiamma è accesa? manina sullo scarico per sentire il calore dei fumi), allora non posso aiutarvi il guaio potrebbe essere piuttosto serio, l'unica cosa che so per sentito dire è che nel circuito si possono creare dei cristalli solidi che impediscono il circolo, c'è chi mi ha raccontato di aver battuto per un po' sulla serpentina con una chiave inglese e questo sarebbe sufficiente a rompere i cristalli e ripristinare il circolo... forse.
- il frigo raffredda ma non a 230 V -> probabile rottura resistenza 230 V ma prima verificare l'interruttore generale 230 V che non sia spento, nella centralina del camper comunque ci dovrebbe essere qualche spia o simbolo che non si accende e che quindi conferma che pur avendo attaccato la spina non c'è comunque corrente. 
- il frigo raffredda ma non a 12 V. Prima di dare la colpa alla resistenza a 12 V verifichiamo i fusibili presenti nella centralina.
Il funzionamento a 12 V preleva una discreta quantità di corrente dalla batteria paragonabile almeno a quella dei due fari anabbaglianti (vale x le lampadine alogene, fari xenon o led hanno consumi minori) e tutti sanno che lasciando i fari accesi a motore spento si rimane in breve... a piedi. Per questo su tutti i camper a motore spento non funziona il frigo a batteria, Per far capire alla centralina che il motore del camper è acceso e quindi può dare i famosi 12 V al frigo, c'è un filo (D+) che dall'alternatore porta corrente alla centralina. Io mi sono accorto del malfunzionamento perché quando accendevo il motore il gradino elettrico non rientrava, usa lo stesso segnale (D+). Ho controllato nel pannello del camper la tensione delle Batterie Motore e Batteria Servizi e mi sono accorto che la B.M. aveva la tensione normale di quando il motore è in moto (circa 13.8V ) mentre la B.S. rimaneva a poco più di 12V, segno che non si stava caricando, che non era in collegamento con l'alternatore. Cercando nel cofano del mio ducato ho trovato il relè parallelatore, cioè il relè che mette in parallelo, ovvero effettua un collegamento elettrico tra BM e BS ma solo a motore in moto, il filo più sottile grigio che arriva al relè è quello! ed è preceduto da un fusibile rapido in vetro molto ossidato, si vede il porta fusibile nero a barattolo. Cambiato fusibile e porta fusibile tutto è tornato a funzionare.
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- Il frigo non si accende a gas  oppure non resta acceso. Quelli come me che hanno mezzi ex nuovi per non dire un po' vecchietti, hanno un commutatore manuale per scegliere l'alimentazione desiderata e un pomello da tenere schiacciato per un po' dopo che la fiamma si è accesa.
Il calore che si usa per produrre il freddo (sembra un paradosso  ma è così) che si genera con la corrente elettrica tramite resistenze, stavolta si genera con un piccolo bruciatore a gpl. Quindi dopo aver controllato le banalità: bombola aperta e non esaurita o prossima all'esaurimento, rubinetti (tutti: bombola e rubinetto d'intercettazione a bordo) e dispositivi di sicurezza (tipo Secumotion) aperti e armati, allora cominciamo a cercare il guaio.
 ** Dato che qui si gioca col fuoco nel vero senso della parola, abbiate coscienza e prendete quello che vi dico come il racconto di ciò che ho fatto e non di quello che potete fare, io declino ogni responsabilità. **
Ho controllato che il famoso ragnetto non avesse fatto il nido nel bruciatore, smontatolo ho pulito purtroppo l'ugello con un ago rovinandolo ed ho dovuto ricomprarlo, ho imparato che va pulito con delicatezza perchè quel micro forellino è delicatissimo. Rovinato l'ugello il bruciatore brucia troppo gpl e oltre a far puzza fa fumo nero, quindi una volta riparato, ho pulito il comignolo del frigo con uno scovolino e aria compressa, merita.
Il bruciatore ha una termocoppia che agisce su una valvola. la valvola però è vicino ai comandi interni del frigo ed è unita alla termocoppia con un tubino sottilissimo, che non deve essere piegato troppo o piegato secco o schiacciato.

Pensavo che il tubino portasse il calore fino alla valvola e che in mancanza di fiamma la valvola (come una termostatica) chiudesse il gas.
In realtà mi hanno spiegato (dopo che ho sostituito la termocoppia senza risolvere un accidente) che la fiamma crea una piccolissima corrente elettrica, che è sufficiente a tenere aperta la valvolina. Questa qui sotto è la valvola, scusate l'immagine  non buona.
Ho dunque sostituito anch'essa, ed indovinate... non ho risolto niente.














Nella foto si vede il gruppo valvola, la termocoppia (che avevo già rimosso) arriva col tubino disegnato in rosso contro la valvola magnetica, il gruppo contrassegnato con ? (nella foto) è quello che è collegato mediante i due fili elettrici neri al selettore, se il selettore viene spostato fa scattare la valvolina togliendo il delicato equilibrio elettromagnetico che la tiene aperta.

Quindi la termocoppia e la valvola funzionavano perfettamente, il problema era il selettore che non funzionando bene si comportava come se spegnessi commutando a zero o su altra alimentazione. Comunque una volta puliti i contatti elettrici sul selettore e sulla valvola, magari anche uno spruzzo di riattivante elettrico, ho imparato che basta un colpetto sulla manopola del selettore e la valvola rimane aperta, il bruciatore va, il frigo fa freddo.
Sostituendo si impara e si spende. 















Seguono le foto del selettore. Spero possiate aver tratto qualche idea e che non vi mettiate anche voi a smontare mezzo camper. Abe


















































Abaco per la determinazione della sezione di un conduttore

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Salve,
copio da un sito  francese di bricolage (https://www.campingcar-amateur.com/pag_tech/abaquesection.htm) un abaco che
potrebbe essere utile: io mi sono permesso di tradurre le poche parole in francese .

Controsoffittatura per plafoniera e luci notturne (Parte 1)

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Come da titolo, ho voluto creare una struttura che contenesse le due plafoniere della Dimatec ultrasottili (6 mm.) Touch con led centrale blu per la luce notturna, n. 6 spot led segnapasso sempre della Dimatec, e una strip led RGB 5050 a scomparsa con controller e telecomando a 24 tasti.

Veniamo a noi: prima di tutto, ho disegnato il progetto su un foglio di quaderno quadrettato ed è stato il primo passo.
Una volta prese le misure, ho comprato il materiale, esattamente profili di legno di abete (cm. 3 x 1), e ho iniziato a costruire il telaio che va fissato al soffitto (Foto 1).
Foto 1
20161203_163929.jpg
Inizialmente è stato progettato in un unico pezzo, poi successivamente ho deciso di dividerlo in tre pezzi per una più comoda installazione.
Ho pensato molte volte al progetto, l’ho studiato attentamente nei minimi particolari perché dovevo fissare il telaio e quindi dovevo bucare il soffitto.
Altro materiale che occorreva era il profilo di alluminio ad elle (cm. 2 x 1) che serviva come battente a quello di legno e anche per fissare i pannelli al telaio di legno.
Una volta creato il telaio di alluminio, l’ho fissato sui pannelli con delle viti così da contenere il telaio di legno.(Foto 2). Quel foro che vedete è per l’oblò.
Foto 2
20161117_104308.jpg   20161117_104251.jpg
Una volta realizzato tutto questo potevo dire di essere a metà strada.
Passai quindi a realizzare i fori per il passaggio dei cavi delle luci e della 12V. Premetto che nel mio camper ho due punti dove c’è la 12V, solo che in uno è diretta invece nell’altro è comandata da un interruttore. Quindi dovevo considerare l’impianto solo da un punto e collegare gli spot led, una plafoniera e la strip led Rgb. (Foto 3)
Foto 3
20161215_074027.jpg
Una volta preparato il tutto, ho incartato i pannelli dalla parte posteriore quella dove passano i cavi e tutta la struttura portante per intenderci,  per portarli alla verniciatura/laccatura (Foto 4).
Foto 4
20161203_100815.jpg
Ed ecco il risultato! (Foto 5)
Foto 5
20161218_153720_1.jpg   20161218_153759.jpg
20161218_154001.jpg  

Sistemato bagno a Elnagh Marlin 570

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Buongiorno, a settembre 2016 abbiamo acquistato il nostro Elnagh Marlin 570.
Ho iniziato migliorando e sistemando il bagno.
Smontato tutti i mobiletti, compreso il lavandino.
Ho acquistato delle vernici poliuretaniche 2 componenti. Passato una paglietta sulle superfici di plastica e un primer per plastiche. Scelto due colori. Un ral 5020 ed un bianco. Verniciato i mobiletti con pistola e il pavimento a rullo. Cambiato tenda e tolto qualsiasi accessorio.
Guardate il risultato. Con la stessa vernice ho verniciato anche tutti gli interni.
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Attacco esterno per il gas

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Il mio van Malibu 600 DB non era provvisto di attacco esterno per il gas: ho quindi tagliato il tubo esistente immediatamente dopo il regolatore di pressione ho inserito una “T”  e un rubinetto per derivare il raccordo esterno.



Ho sagomato il tubo di rame e l'ho rivestito con un corrugato in plastica nella zona dove potrebbe collidere con le bombole, fino ad uscire dalla griglia di areazione del vano bombole.




Ho poi riposizionato il pano di legno originale che ricopre il fondo ed anche il tubo che ho aggiunto.



Ho forato anche la lamiera sottostante che impedisce agli schizzi di acqua di entrare dal basso, ed ho posizionato un attacco rapido di fianco alla ruota di scorta fissato con una squadretta di alluminio.





In questo modo aprendo la bombola interna posso utilizzare questo attacco per collegare direttamente un fornello o bbq esterni, oppure chiudendo la bombola interna posso collegare all’attacco rapido una bombola esterna oppure il collegamento del gas che mettono a disposizione in diversi campeggi. Per la bombola esterna o gas del campeggio bisogna interporre un regolatore di pressione come da foto seguente.


Materiale utilizzato:
- 1.5 mt tubo di rame
- 1.5 mt tubo di gomma
- raccorderia specifica per tubo rame con ogiva deformabile in acciaio
- 2 Rubinetti specifici per gas
- 1 attacco rapido ad alta tenuta

Tempo impiegato 6 ore (compresa qualche "pausa birra").

Luce interna gavone sottoletto Malibù 600 DB2

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Luce interna gavone sottoletto Malibù 600 DB2
 
La luce del gavone nei Van della Malibù è inserita con una plafoniera in basso nella parte destra e, oltre che essere scomoda, limita l’uso del gavone stesso che già di per sé non è, per necessità, di generose dimensioni .
Ho pensato quindi di realizzare una nuova illuminazione efficace, comoda e priva di ingombri, operando una modifica con l’uso delle Strip-LED e dei profilati in alluminio appositamente dedicati. Entrambi i materiali sono reperibili facilmente in internet.
 

Materiale necessario:
  • Profilato di alluminio a 45° 1 mt. per Strip-LED completo di i 4 ed i 6 euro/mt.)
  • Striscia LED biadesiva 3M LED SMD 3014 60W ip20 120LED/metro (Costo 14,90/19,90 per 5 mt).
    Ne servirà meno di un metro, ma in genere misure così contenute non sono economicamente convenienti oltre che difficilmente reperibili. In alternativa si possono usare anche LED SMD 3528 60W ip20, meno luminosi, ma con più bassi consumi (0,08W ciascuno contro 0,1W dei precedenti) e meno costosi. Luce “calda” o “fredda” a preferenza.
  • Interruttore CBE Berker Chromo (€ 8,30), con relativa cornice (€ 4,50). Qualsiasi altro interruttore a 12 V può comunque andare bene.
  • 10 mt. di filo bipolare da 1,0 mm2  (€ 0,80/mt). La valutazione della sezione del filo sarebbe però meglio farla in funzione del metraggio utilizzato per portare la corrente al punto di accesso.
Occorre anche avere a disposizione la seguente minuteria: faston, coprifaston, connettori automatici, fascette, porta fascette adesivi, viti da legno 3x12.

Nota: E’ possibile reperire, sempre su internet, interruttori a sfioramento, touch, con rilevatore di presenza, ecc., inseribili a scomparsa all’interno della stessa barra; non ho optato per tale scelta perché, in primis tali dispositivi prevedono sempre la presenza di un LED spia per cui, anche da spenti, generano un consumo, in secundis, l’ingombro dell’interruttore (4/5 cm) diminuirebbe il numero dei LED e la relativa efficacia illuminante.  Per chi volesse, segnalo comunque questa possibilità, di sicura efficacia estetica.

Attrezzi:
  • Seghetto alternativo
  • Pinza crimpatrice per faston
  • Sega a tazza di 5 cm di diametro per legno 
Ho pensato di installare la barra sulla parte sinistra alta del gavone sopra la sede della Truma tra gli incassi delle due barre asportabili in alluminio che servono a sostenere la rete del letto.
 
Foto 1

Per prima cosa occorre portare la linea elettrica. Io preferisco che ogni apparecchio sia alimentato direttamente dalla batteria con fusibile dedicato (in questo caso ne ho messo uno da 3A), quindi ho steso circa 4,5 mt di filo bipolare partendo dalla BS, facendolo scorrere dietro la paratia laterale sotto il tavolo giungendo nella cassapanca lungo i tubi di riscaldamento. Da qui nel bagno all’interno del vano sottolavandino. Poi, passando dietro la parete in termoformato della doccia, si giunge nel vano posteriore al WC, lungo la parete di fondo, parallelamente ai tubi di riscaldamento, sino in prossimità del vano sottoletto accanto al locale toilette dove installerò l’interruttore. Questo percorso del filo elettrico, a prima vista, potrebbe sembrare ostico da realizzare, ma in realtà con l’uso di qualche attrezzo “ad hoc” per superare i passaggi meno semplici (come dietro il pannello accanto al tavolo ed al termoformato in bagno) non è poi così complicato. A distanze regolari lungo il percorso ho provveduto ad ancorare il filo elettrico con qualche fascetta, mentre, sulla parete in legno dietro al WC, sono ricorso a dei supporti adesivi portafascette reperibili in qualsiasi “faidate”. Altra scelta potrebbe essere quella di prolungare l’originale linea elettrica della luce gavone sino al luogo desiderato considerando però che questo portalampada è collegato alla BM e non alla BS. Per tale motivo, non ho preso in considerazione tale eventualità che potrebbe anche rivelarsi di più facile realizzazione. Altra soluzione ancora, sarebbe quella di ricavare l’energia da un filo o contatto presente nei pressi con un cosiddetto ”rubacorrente”, artificio che però, per varie motivazioni, sconsiglio.
Per il comando luce, ho scelto di porre l’interruttore sulla paratia laterale, poco sopra la bocchetta dell’aria calda in prossimità dell’aggancio con velcro della portina interna del gavone, laddove appunto, ho fatto giungere il cavo della linea elettrica. Questa sistemazione permette di lavorare con sufficiente agio all’interno del vano posteriore al vaso W.C.
 

Per assemblare la barra al banco, ho cominciato per prima cosa a misurare la distanza presente tra gli incassi dei due sostegni. 92 cm. Ho provveduto di conseguenza al taglio della profilato portaLED di 1 mt. con un seghetto alternativo per una lunghezza di 90 cm., riservandomi così un centimetro di gioco per parte per eventuali aggiustamenti. Poi, con il trapano, ho praticato un foro di 5 mm ad una distanza di 2 cm dal lato destro del profilo per permettere il passaggio del filo elettrico. E’ necessario ovalizzare in larghezza il foro lavorandolo un poco onde permettere al filo elettrico di effettuare agevolmente un angolo di 180°. (Le foto 2 e 3 sono state realizzate dopo l’installazione della striscia LED che ovviamente sarà fatta in un tempo successivo).
 


Sul retro del profilato, ho praticato un altro foro sempre di 5 mm. ma questa volta ad una distanza di 6 cm dal medesimo lato destro nella parte alta, per permettere al filo elettrico di uscire. (La foto 4 è stata realizzata dopo l’introduzione del cavo che invece sarà fatta successivamente).
 
Attenzione!!! Questo foro deve essere praticato tassativamente nella parte alta della barra, in corrispondenza del canale posto all’interno della stessa tra il segmento messo a 45° e i due a 90°. Ciò permette al filo, come detto in precedenza, dopo una curva di 180°, di entrare in quell’interstizio triangolare che si vede nella foto sotto, percorrere i 6 cm al suo interno per uscire infine dal foro posteriore come nell’immagine qui sopra. Con un po’ di pazienza e l’aiuto di un piccolo cacciavite si riesce ad ottenere il risultato. Il motivo per il quale si è reso necessario questo disassamento tra l’entrata e l’uscita del cavo lo spiegherò più avanti in occasione del montaggio. 


Ora, con una comune forbice, si taglia la striscia a LED nella lunghezza voluta rispettando però le indicazioni del costruttore (vi sono dei punti ben precisi ed evidenziati per effettuare il taglio) facendo attenzione che la misura della stessa permetta al filo elettrico un comodo alloggio all’interno della barra.(foto 3) Seguendo le indicazioni date, la misura dovrebbe corrispondere a circa 86 cm. Questa misura dovrebbe garantire la presenza di circa un centinaio di LED con un consumo in esercizio di circa 10W. Stendere man mano da un lato all’altro sul profilo di alluminio posto a 45° gradi la striscia togliendo progressivamente la protezione dal bioadesivo e facendola aderire via via premendo leggermente con le dita nelle parti dove non sono presenti i LED.
Controllarne adesso il funzionamento con una batteria a 12V. Funziona? Bene. Mettere allora i tappi laterali, incastrare la copertura opaca negli appositi risalti. Ora La vostra barra è assemblata e pronta per il montaggio.
Per prima cosa dobbiamo stabilire dove posizionare le clip (o ganci) di sostegno. Io ho provveduto a fissarle con viti 3x12 a 10 cm di distanza dai supporti trasversali della rete del letto ed ad una distanza di circa 2/3 mm dal bordo superiore.
 
Per il passaggio dei fili, ho praticato poi con il trapano un foro di 5 mm in corrispondenza dell’angolo superiore laddove il divisorio tra il vano con l’interruttore differenziale e quello vicino a fianco della toilette si intersecano. 
 

Qui posso ora spiegare il perché del lavoro eseguito in assemblaggio con il passaggio disassato dei fili tra entrata e uscita dalla barra. Come si vede dalla foto in alto a destra, nella porzione di spazio tra il sostegno in alluminio del letto ed il divisorio tra i due vani, è presente un rinforzo in legno. Per evitarlo e consentire un riparato e funzionale alloggio dei contatti nello spazio formato tra tale segmento ed la parete divisoria, sono ricorso alla soluzione descritta.
 

Sul fondo del vano laterale alla toilette, effettuare un altro foro di 5 mm in corrispondenza di quello appena effettuato più sopra nella parete laterale 


Montiamo ora la barra facendo attenzione a far combaciare il punto dove esce il cavo elettrico con il foro praticato sul pannello. Per fare ciò suggerisco di infilare in esso prima i fili e poi posizionare la barra LED agganciandola nelle apposite clip precedentemente fissate.
Passiamo ora alla realizzazione dei contatti elettrici. Occorre in questo caso munirsi di una pinza crimpatrice, quella in uso tra gli elettrauto, per posizionare ai due capi del filo elettrico un faston maschio per ciascuno.
 


Sarebbe ora meglio disporre di un connettore automatico (reperibile presso i rivenditori di materiale elettrauto) dove infilarli così da avere un collegamento “da manuale”. Si può però anche ricorrere a faston isolati, purché poi si avvolga bene ciascuno dei contatti con nastro isolante. Oppure utilizzare anche ad un morsetto comunemente chiamato “mammut” da fissare alla parete.
 

Il medesimo lavoro, ma stavolta utilizzando faston femmina, va effettuato sul cavo elettrico che proviene dal polo negativo della batteria (usualmente di colore nero) introducendolo prima nel foro in basso. Procurarsi poi uno spezzone di filo, meglio se di colore rosso, della lunghezza di circa 40 cm. Introdurlo nel medesimo foro in basso, ma dall’altro lato, e munire anch’esso di un faston femmina. Inserire poi entrambi i faston nel connettore (se a disposizione), rispettando rigorosamente le polarità; collegarli e tendere i fili in modo che si posizionino come i figura.


Per l’alloggiamento dell’interruttore, munito di trapano e sega a tazza del diametro di 5 cm, ho effettuato il taglio ad una decina di centimetri circa sopra la bocchetta di riscaldamento, in prossimità dell’antina di accesso al gavone. Fare particolare attenzione in questo caso nel prendere bene le misure considerando gli ingombri sia della presa che della cornice per non correre il rischio di essere troppo vicini al supporto di chiusura gavone o al profilo angolare del vano toilette.
Ho collegato poi ad uno dei contatti dell’interruttore l’altro capo dello spezzone di filo proveniente dal connettore, (quello di colore rosso)non prima di averlo ben posizionato e fissato lungo il bordo interno del vano e successivamente il positivo proveniente dalla batteria (anche questo filo di colore rosso) all’altro contatto.



Posizionato l’interruttore con le viti da 3x12, montata la cornice, tutto è pronto per la prova finale.


Che ne pensate? Luce diffusa, ingombro minimo e soprattutto fuori dal raggio di preziosi spazi utilizzabili.
 

Scarpiera sotto panca

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Salve ho voluto realizzare questa scarpiera dopo essermi ritrovato una scarpa sotto il cuscino 🤣.
Dopo un'attenta ricerca all'interno del camper, ho deciso di costruirla dentro la panca dinette, quella dov'è alloggiato il boiler.
Camper Mc Louis Lagan 411. 

Costo per la realizzazione:
15 € multistrato da 1 cm
  8 € vernice
  3 € cerniere
Tot. 26 €, tempo impiegato: un giorno.
La scarpiera può custodire agevolmente 4 paia di scarpe più 2 paia di ciabatte.
Per lo sportello ho usato il pannello della panca.

Non sono riuscito a postare le foto. Se qualcuno può aiutarmi in merito le inserirò in seguito, altrimenti su richiesta posso inviarvele. 
Grazie e buon fai da te...
 

Riscaldatore supplementare in cabina su camper ultra maggiorenne

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Buonasera,
volevo postare il lavoro che abbiamo fatto io e il mio amico chicabau cason (Franco) per riscaldare la cellula in viaggio.
Allego le immagini:










Abbiamo scopiazzato qua e là, e devo dire che il risultato è ottimo.
Con modica cifra, circa un centinaio di euro a testa, abbiamo comprato:
- il tubo per radiatori
- rubinetti e raccordi in rame
- fascette
- regolatore di tensione
- radiatore e ventola da recupero

Tanta pazienza ed un po' di manualità ed il gioco è fatto. 

Sostituzione spalletta destra veranda Fiamma F55

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Ciao a tutti,
avendo un camper del 1988 mi sto accorgendo che è molto difficile reperire pezzi di ricambio, anche se si tratta di una semplice spalletta destra tenda veranda Fiamma F55.
Mi sono rivolto al mio camper service dopo aver cercato in rete, invano: il pezzo non si trova più. 
Allora mi è venuta un'idea: ho preso un contenitore di ammorbidente vuoto e l'ho adattato.
Montato, non mi sembra faccia brutta figura...




 

Lucidatura cellula e cabina di guida

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In questi giorni mi son cimentato nella lucidatura del mio camper, che era ricco di vistose righe nere. 
Sotto consiglio del mio carrozziere di fiducia ho acquistato presso un colorificio: 
- Pasta abrasiva 3M "Marine Imperial Compound & Finishing Material" cod. 06044E 
- Tampone spugnoso che va in abbinato alla pasta abrasiva 
- Piattello con velcro da avvitare al flessibile 
- Panno in microfibra 


Grazie ad un variac (piccolo variatore di luce) ho fatto funzionare il flessibile a circa 1500giri al minuto (circa la metà dei giri che farebbe se alimentato direttamente alla 220v di casa) 

Dopo aver pulito a fondo il camper, ho iniziato il lavoro di lucidatura su porzioni di circa 30cmx30cm. 
Il prodotto l'ho sempre messo sul tampone usando una quantità tale da formare una piccola noce al centro della spugna. 
Dopo aver ben lavorato la parte, ho pulito la zona dai residui di pasta abrasiva con un particolare panno in microfibra, acquistato sempre in colorificio. 

Il risultato, anche senza passare la cera, è strepitoso. 
Costo del tutto circa € 60,00. 


Il lavoro è da fare assolutamente all'ombra ed in un luogo fresco. 










Riparazione pavimento bagno

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Sostituire il pavimento del bagno è un impresa ardua e costosa: ho quindi optato per il rivestimento in vetroresina, facile, durevole ed economico.

Materiale impiegato:

- fogli di vetroresina
- vetroresina
- smalto bianco per nautica

1. Questo era il piano del bagno, dopo la sostituzione in garanzia e dopo 3 o 4 anni nuovamente danneggiato con crepe e continue riparazioni:

pavimento prima

2. Dopo aver carteggiato e pulito la superficie con diluente, sono stati applicati 2 strati di fogli di vetroresina:



3. Lavoro ultimato con tre mani di smalto per nautica:



4. Speriamo che adesso duri! 

Fiat Ducato 250, cigolio alle balestre

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Il mio semintegrale del 2007 produce un corposo cigolio alle balestre, e non è servito nè ingrassare i dischetti interposti tra i due fogli della balestra stessa nè tantomeno spruzzare olio o svitol dovunque.

Mi sono quindi deciso ad affrontare il problema alla radice, andando a smontare e quindi ad ingrassare le bussole nel sostegno posteriore del telaio Fiat.

Innanzi tutto sollevare il mezzo appoggiando il crick al longherone posteriore  lasciando libera la balestra di estendersi fino a che la ruota sfiori il terreno.
E' buona norma piazzare una colonnetta o spessori (mattoni/legno, ecc.) per lavorare in sicurezza.

Come da foto: allentare il dado inferiore di alcuni giri e togliere completamente quello superiore, dove c'è il cricchetto.
 
Servono chiavi da 19 e 24 (se a bussola piuttosto lunga). Per la 19 ho usato una poligonale perchè non avevo una torx.
 
Sfilare completamente la vite e ribaltare i due biscottini verso il basso come in foto, dopodichè estrarre la bussola completamente con un punzone, va bene la bussola da 19 su una prolunga (non è dura).

Ecco come si presenta la bussola estratta, completamente secca ed ossidata. E' stata pulita ed ingrassata, meglio grasso resistente all'acqua.
Pulire bene anche le bussole in materiale plastico rimaste nel telaio.

Rimontaggio dei biscottini, la leva (o grosso cacciavite) serve a flettere leggermente la balestra per infilare la vite.
La coppia di serraggio delle viti per ora non la so, strette alla morte, da ricontrollare.
Più nessun rumore. :)

Climatizzatore camper

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Ho realizzato questa che per me è una ottima soluzione economica per raffrescare il camper nelle giornate calde e afose.

1. un climatizzatore portatile: per non rischiare, ho preso il condizionatore portatile 9000 Btu, ma un 7200 basta e avanza, costo 220-250 euro. Io ne ho trovato uno che sta perfettamente tra i sedili della cabina del Ducato 244 (dimensioni: Altezza (cm) 63,5 Profondità (cm) 54, Larghezza (cm) 31.
L'alimentazione a 220 V è proprio nel primo sedile della dinette, installandovi logicamente una presa di corrente.




2 . per espellere l'aria calda mi sono creato questo pannello in multistrato, verniciandolo di grigio e incastrandolo perfettamente nel finestrino lato guida.
Un consiglio: allo sbocco ho applicato una rete zanzariera per evitare che durante le soste vi entri qualche insetto.




 

Rinnovo del tetto per sicurezza preventiva

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Premetto che il mio camper ha compiuto 30 anni, è venuto il tempo di qualche manutenzione preventiva ed ho pensato al tetto.

Non ho mai avuto infiltrazioni, ma in futuro potrebbe sempre accadere, quindi dovevo fare qualcosa per rinforzare tutta la parte calpestabile del tetto, anche perchè io negli ultimi anni ho fatto decine di buchi.

Per prima cosa ho comperato un foglio di gomma dello spessore di 3-4 mm, lo ho ritagliato con pazienza, in modo da contornare l'antenna, le sirene, i 2 pannelli solari, gli abbaini e il camino.
Dopo aver pulito per bene tutto, ho steso il foglio e l'ho incollato al tetto, facendo attenzione che i bordi coprissero tutto. Ci ho messo anche temporaneamente dei mattoni affinchè restasse bene incollato.
Dopo 3 giorni, con il silicone ho passato tutte le giunture e i punti dove potrebbe passare acqua.

Avrei potuto finire qui il lavoro, ma avere il tetto nero non mi piaceva e inoltre con il caldo avrebbe reso il camper un forno.
Quindi ci ho passato sopra 2 mani di guaina di gomma liquida bianca, rinforzata con microfibra, un poco a rullo e un poco a pennello.
Per ultimo l'ho verniciato con smalto sintetico bianco, per rendere liscio il tutto.

Dopo una settimana ho fatto il collaudo, che è durato 3 giorni: non con un tubo dell'acqua, ma ho proprio creato un laghetto che copriva praticamente tutta la cellula, uno spessore di circa 2 cm di acqua stagnante: se ci fosse stata anche una minima possibilità che l'acqua si infiltrasse, lo avrebbe fatto. Però l'acqua non è entrata.

Tutti i materiali mi sono costati circa 100 euro, solo la gomma è costata 70 euro, ma ne ho ancora per un'altra volta.
La mano d'opera non è costata niente, perchè il lavoro l'ho fatto io, in totale ci ho messo circa 2 giorni.

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